Digiuno

Uno dei metodi principali delle cure proposte da Shelton. Interrompere l'assunzione di cibo nel momento in cui ci sentiamo male è in sè corretto, se pensiamo che gli animali quando non stanno bene non vogliono mangiare. Perché se ci pensiamo, il processo digestivo è faticosissimo per l'organismo, richiede molta energia, che invece andrebbe spesa per ribilianciare lo squilibrio che si è creato per qualsiasi motivo a livello organico. Per questo il corpo consiglia al cervello di interrompere l'assunzione di cibo per il tempo necessario a ristabilire la guarigione. Ma siccome siamo molto legati al cibo, è importante essere seguiti, non improvvisare, e avere delle nozioni che ci possono farci fare le mosse giuste senza danneggiare il nostro organismo. Lo spirito dell'Igienismo e delle cure naturali, e dell'Ortho-Bionomy come metodo di informazione manuale sul corpo, è quello di riportare agli esseri umani patrimonio che da sempre appartiene a loro come specie. La farmacologia è l'ultima delle metodologie per la guarigione, la più giovane, ma è piena di trabocchetti, e facilmente si cade in tali trappole, tanto quanto è caduto Pinocchio nella trappola del Paese dei Balocchi. Le promesse sono tante, i primi benefici sono tanti, ma prima o poi si diventa asini, si perde la propria essenza. Ben vengano quindi i digiuni, le erbe curative, il cibo sano e l'esercizio fisico, e il sole caldo sulla nostra pelle.

Urinoterapia

Uno dei primi libri che Arthur L. Pauls ha scritto e pubblicato si intitolava "SHIVAMBU KALPA - L'ANTICA VIA DI GUARIGIONE DEL SE ... TRAMITE IL SE CON LA MEDICINA DEL SE"! Il titolo in sè non ci aiuta a capire il contenuto, dato che Shivambu è un termine sanskrito. E quando si indica una medicina che guarisce il se, unito al nome di Shiva, si può pensare forse a qualche metodo meditativo. Nulla di tutto ciò! Si tratta invece di un libro che riesuma uno dei metodi di autoguarigione più antichi del pianeta: l'Urinoterapia

Il tema dell'Urinoterapia è talmente vasto che richiederebbe moltissime pagine. Basti pensare che trattati sull'Urinoterapia sono stati pubblicati in tutto il mondo, anche in tempi recenti, soprattutto da medici e studiosi della salute. Ebbene, in un contesto come questo dell'Ortobionomia, sapere che la nostra propria urina è una sostanza endogena che se assunta con regolarità può curare la maggior parte degli squilibri organici di cui possiamo soffrire, è di enorme aiuto per le persone. Lo scoglio principale è accettare che un liquido che fin dalla nascita è stato considerato uno scarto, adesso al contrario può essere bevuto o usato in molti modi. Ebbene si, questo è un dato di fatto. Se è vero che l'essere umano come creatura ha una sua immagine di perfezione (se non totale sicuramente in divenire), sarebbe contraddittorio se non avesse in sè sostanze curative. Se ci facciamo caso, la maggior parte degli antidolorifici sono creati dal corpo, ossia le endorfine. Il cortisolo sarebbe il cortisone endogeno. La saliva è la prima medicina per prevenire il mal di gola, è il liquido che inizia il processo digestivo, ed il primo disinfettante che mettiamo sui nostri tagli e ferite. Il tutto prodotto appunto dal corpo. Quindi l'Acqua di Shiva, la nostra propria urina è il dono che la natura ha fatto al nostro corpo, per rafforzare ulteriormente la realtà che il nostro corpo si autoregola, si autocorregge, e si autoguarisce, più o meno come i corpi degli animali nella giungla, nelle foreste e nelle savane.

Il testo per eccellenza sull'Urinoterapia è "L'acqua della vita" di John Armstrong.